Il local marketing è sempre più proiettato verso il futuro, anzi È il futuro. Nel 2018 quindi sempre più risorse, studi e progetti saranno dedicati a dare voce e far funzionare (per davvero) il commercio locale.
Definire la platea dei potenziali clienti e cercare di portarla presso il punto vendita. Il “locale” inteso in senso geografico assume sempre più importanza e chi pensa che il digital marketing non possa inserirsi in una strategia “local” dovrà ricredersi.
Ecco quindi alcuni trend e risorse per il local marketing: direzioni da seguire e studiare per una strategia local che possa funzionare.
Il passaparola ha rappresentato per molto tempo uno degli strumenti pubblicitari considerati più attendibili, realistici e su cui investire. “Un cliente soddisfatto è la tua migliore pubblicità” o messaggi simili faticano ad andarsene dalla mente dei titolari delle attività. Secondo Julie Howell di Forbes Council, il passaparola resta un buon metodo anche nel 2018, ma occorre inserirlo nell’ottica di una strategia più ampia e soprattutto rapportarlo alle esigenze dei clienti moderni.
La Howell confronta alcune tecniche di marketing con il passaparola utilizzando fattori come costi, copertura, frequenza e possibilità di conversione. Il punto fondamentale di ogni strategia di local marketing rimane comunque la comprensione degli obiettivi: solo impostandoli come perno della strategia si potrà infatti stabilire quali tecniche e strumenti mettere in atto.
Non si possono mettere in atto strategie di local marketing senza considerare Google (in realtà ormai lo stesso vale per ogni strategia di digital marketing). Secondo quanto dichiarato da David Mihm di Tidings, Google è pronto a potenziare gli investimenti su “Google Maps”. “Con le possibilità di localizzazione, tracking e retargeting di Google, aumenta la possibilità di espandere la pubblicità attraverso Google Maps”. Non solo quindi Google My Business, ma una vera e propria incursione nel mondo local che nasce dalla ricerca di informazioni online sul più celebre motore del momento.
L’interessante approfondimento di Carolyn Lyden per LSA Insider analizza i dati forniti dal Consumer Barometer di Google. Il modo in cui i potenziali clienti trovano le attività locali è in continua evoluzione e comprendere i dati è di fondamentale importanza per chi si occupa di local marketing.
Nel primo livello del marketing funnel esposto (awareness) l’utente è alla ricerca di informazioni. Le attività locali sono diverse dalle grandi aziende, ma questo non significa che non possano investire nel content marketing ad esempio. Il primo passo resta quindi intercettare i bisogni del potenziale cliente: quali informazioni cerca? In base alle risposte dell’analisi si procederà quindi a potenziare ad esempio la scheda Google My Business oppure alla creazione di un blog.
A questo proposito, l’analisi si concentra su quali informazioni locali l’utente cerchi online. E la domanda rimane la stessa: la tua presenza online è in grado di rispondere alle richieste del potenziale cliente?
I link utili:
– “Local Business Marketing: It’s Time To Rethink Word Of Mouth”, Julie Howel, Forbes (04.12.2017)
– “2018 Local Marketing Predictions”, David Mihm, Tidings (30.11.2017)
– “4 Steps to Local Inbound Marketing Success in 2018”, Carolyn Lyden, LSA Insider (25.10.2017)
Sono Greta e mi occupo di Strategie di Comunicazione e Web Marketing per aziende, negozi, attività, enti, associazioni e liberi professionisti.